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Alessandro Pizzo

Alessandro Pizzo

Artista

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Incontra l'Artista

Janice

Alessandro Pizzo

Sono nato a Padova l’11 dicembre del 1972. Fin da piccolo con la mia Famiglia ho visitato Mostre e Musei in Italia e nel Mondo ed ho continuato da solo. Dopo il Liceo Classico e l'esperienza universitaria sono entrato nell'Azienda di Famiglia, dove ho lavorato fino all'età di 35 anni. Nel 2008, a seguito della cessione dell'attività, ho deciso d'intraprendere un viaggio nella mia nuova vita, l'Arte. Era il momento di esprimere su tela i miei sentimenti ed i miei sogni.
Nel dicembre del 2010 la mia prima personale a Padova.

Nel 2011 ho esposto a Roma (Hotel Adriano) e a Napoli (Castel dell'Ovo); sempre nel 2011 ho partecipato alla 2° Biennale d'Arte di Chianciano, dove ho ricevuto il 3° premio per le ArtiApplicate; alla Mostra Museale "Artisti per l'Unità d'Italia" a Roma e selezionato da Giorgio Grasso ho esposto alla 54° Biennale di Venezia.
Nel 2012 ho esposto a Perugia all'interno della Rocca Paolina , a Palermo per il 1° Premio Effetto Arte dove ho ricevuto il 5° premio, alla 13° Biennale di Casalserugo-Pd, a Torino (Biennale Città di Torino), all'ArteFiera di MassaCarrara, in tre collettive a Lugano (Svizzera), Parigi (Francia), Berlino (Germania) ed in una personale nella Galleria ImmagineColore di Genova.
Nel 2013 ho esposto alla 1° Biennale d'Arte di Palermo.
Nel 2014, a marzo, ho esposto alla Crypt Gallery, St. Pancras Church di Londra; a giugno una personale dal titolo "Loving Art" nella Chiesa sconsacrata degli Orsini, Campo de' Fiori, Roma; ad agosto, una personale dal titolo "Percorsi Liquidi" allo Yacht Club di PuntaAla (Gr); ad ottobre, una personale dal titolo "Vetera et Nova" al Caffè Pedrocchi, Sala Rossini, a Padova; a novembre una bi-personale con il Maestro Renato Pengo alla ArtMoorHouse, Moor House, Londra; nel 2015 ho partecipato alla Biennale d'Arte di Londra, alla Chelsea Old Town All.
Nel 2018 sono stato invitato alla I° Biennale d'Arte di Yerevan - Armenia.
Nel 2020 tre mostre consecutive alla Galleria Micro Arti Visive di Roma: in gennaio una personale dal titolo: "ATTIMI". In febbraio una bi-personale con l'Artista Giorgia Pizzo dal titolo: "La forma dei pensieri"; in marzo una bi-personale con il Maestro Renato Pengo dal titolo: "Inediti attraversamenti".
Sono pubblicato nel Catalogo dell'Arte Moderna Mondadori vol. 48 e nel 2012 ho avuto un contratto per la seconda di copertina nella rivista Effetto Arte diretta da Paolo Levi.
Sono pubblicato all'interno di alcuni numeri della Rivista d'Arte Internazionale "ARTEiN" nel 2014 e 2015.

Press

Dove si trova il confine tra passione e lavoro? In una bottiglia di vino per Alessandro Pizzo, cangiante artista padovano. La sua storia è singolare, come l'esperienza di conoscerlo di persona. Il vino, con i colori, i cristalli lucenti che contiene è un ottima materia prima per le sue mani da Demiurgo, che creano - muovendosi sinuose sulla tela -giochi di luce riflessa. La sua pittura si esprime nel suo continuo mutare; ogni forma e dettaglio nei suoi quadri si evolve per poi esplodere carica di intensità a seconda di chi la guarda.

Non esiste una sola interpretazione infatti,i suoi quadri possono essere girati, capovolti oppure poggiati ad una parete a seconda dell'umore e di ciò che si vuole vedere, l'anti noia della pittura, come della vita. Tutto nasce, oltre che da una smodata passione per il vino in sè, da una particolare filosofia bacconiana della vita in cui niente si deve dare per scontato, in particolare i piaceri più semplici. "La cosa più bella ed importante è svegliarsi la mattina, potersi alzare sulle proprie gambe, utilizzare i propri occhi, le proprie braccia.." apprezzare il dono della vita in tutto e per tutto, passepartout per la felicità e la continua ricerca di questa. Il momento della creazione di un quadro non è casuale, ma nasce da uno sfogo, un richiamo forte del proprio Animo (anche da questo il nome della sua mostra nel congresso Vitigno Italia a Napoli nrd.) che si libera dal sapore del vino, che si insinua nella tela come un amante passionale, che ne cambia le fattezze. L'artista ha un' intenzione iniziale che finisce per completarsi da sola, in maniera del tutto naturale, dove è quasi il vino a guidare la sua mano. Osservando i suoi quadri si percepisce come siano quasi gli spazi bianchi, i frammenti candidi di astemia tela a creare le forme di voluttuoso gioco di asciugature e luci. Per apprezzare un opera del genere bisogna spogliarsi da tutti i pensieri, dalla realtà delle cose e lasciarsi guidare dall'olfatto per godere della sua la rarità.

Alessandra Passaretti

Mostre

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Vino

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